ACCIAIO LUIGI:

Pizzaiolo Gourmet®
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Ha la pizza nel sangue, Luigi Acciaio, quarantaquattrenne napoletano presto di stanza a Torino. Già il suo bisnonno infatti faceva questo mestiere che si è tramandato di generazione in generazione sino ad arrivare a lui. 'In famiglia siamo quattro fratelli – spiega Acciaio – e tutti siamo in grado di preparare la pizza, ma solo io mi sono dedicato interamente a questo lavoro, mentre gli altri aiutano mio padre nella società di distribuzione di prodotti d'alto livello del settore Food & Beverage, la GMA Srl'. Entro la fine dell'anno dunque da Torre Annunziata (Na) Luigi Acciaio si trasferirà nel centro del capoluogo piemontese, con un locale in cui si preparerà la pizza napoletana gourmet pronta a puntare su materie prime di altissima gamma e topping di qualità: 'È essenziale – spiega Acciaio – lavorare sull'eccellenza per poter realizzare un prodotto sano, digeribile e diverso da un prodotto pizza troppo spesso identificato come qualcosa da mangiare per riempire lo stomaco e basta. Purtroppo ancora oggi in tutta Italia ci sono locali che non premiano per nulla questo discorso danneggiando l'immagine collettiva che si ha della pizza'.

Ma nel nuovo locale di proprietà di Luigi Acciaio che andrà ad aggiungersi a quelli che possiede in società con la famiglia a Lamezia Terme, Salerno e Pompei, si mangerà anche la famosa pizza fritta napoletana e l'Hot Bread: una specialità che Luigi ha appreso dal nonno paterno che portava il suo stesso nome. 'Mio nonno Luigi – commenta Acciaio – è stato un vero e proprio maestro per me, anche se molto severo. Mi ha insegnato il mestiere partendo dal basso e facendomi capire che solo apprendendo anche i lavori più faticosi e umili avrei capito interamente cosa significa essere un pizzaiolo: basti pensare che per cinque anni mi ha fatto impastare sempre a mano pur avendo l'impastatrice a disposizione. Lui aveva a Torre Annunziata tre salumerie di alta gamma – aperte ancora oggi – e un ristorante pizzeria in riva al mare. Insieme a lui oltre vent'anni fa ho brevettato questo Hot Bread che mi chiedono da tutto il mondo. Si tratta di un panino con un impasto simile a quello della pizza che io preparo davanti agli occhi del cliente, che farcisco secondo i gusti di ognuno e che servo caldo appena sfornato. Bene, a Torino lo preparerò in esclusiva e sono fiero di poterlo fare in questa città che amo molto'.

Pizzaiolo da oltre trent'anni, Luigi Acciaio lavora utilizzando la biga e la farina Petra 3 e 9 del Molino Quaglia. Nel suo menù, oltre alle pizze della tradizione, compaiono proposte nuove che vengono contaminate dalla stagionalità e dai prodotti tipici delle zone in cui si trova. Ma tra le eccellenze di questo pizzaiolo che crede fermamente al fatto che questo lavoro vada scelto esclusivamente per passione e non solo per motivi economici, ci sono tre pizze davvero speciali: quella al limone caratterizzata appunto dalla presenza del limone nell'impasto. Ha una lievitazione di trenta ore ed è guarnita con fiordilatte di Agerola, rucola, salmone, gamberetti e fettine di limone; la Cetarese proposta con pomodoro del piennolo del Vesuvio, bufala dop e a scelta tonno, acciughe o sgombro di Cetara; la pizza dolce invece realizzata con farina di cocco, di castagna, Petra 3 e infusi di tè nell'impasto su cui vengono aggiunti crema e frutti di bosco, mela cotta o cioccolata. Di recente la famiglia Acciaio è anche diventata produttrice di verdura biologica come pomodori, scarola, friarielli o melanzane che saranno utilizzate come topping delle pizze nel locale torinese di prossima apertura.
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